La surroga mutuo prima casa è stata introdotta in Italia dal 2007 in seguito al varo della legge Bersani. Grazie a questa soluzione è possibile trasferire gratuitamente il mutuo da un istituto di credito a un altro migliorando la sostenibilità del piano di rimborso. Ma quali sono i limiti e le principali opportunità di risparmio? Scoprilo con il nostro nuovo approfondimento.
Surroga del mutuo: come funziona e come si richiede
La surroga mutuo prima casa può essere bilaterale o trilaterale. Nel primo caso in sede di sottoscrizione del contratto intervengono due attori, ossia il mutuatario e la nuova banca (detta surrogante). Il risultato del contratto in questione è un atto unilaterale di quietanza.
A livello concreto si tratta di un documento con il quale la banca surrogante dichiara l’estinzione del mutuo per surroga e il mantenimento dell’ipoteca.
Come funziona invece la surroga trilaterale? In questo caso, come è chiaro dalla definizione stessa, in sede di stipula del contratto intervengono tre attori. Si tratta della banca surrogata, della banca surrogante e del mutuatario.
Il risultato di questo contratto è un unico atto notarile che contiene specifiche in merito alle condizioni tra debitore e nuova banca. Compaiono anche tutti i riferimenti relativi all’impegno di mantenimento dell’ipoteca e all’estinzione del mutuo originario.
Dopo quanto tempo si può richiedere la surroga del mutuo nel 2024
Una parentesi molto importante relativa a surroga mutuo prima casa riguarda il tempo che deve trascorrere tra la stipula del contratto e la richiesta di portabilità.
La legge Bersani non ha dato alcuna indicazione in merito. Sono infatti le banche a fornire specifiche in merito. In generale consentono di richiedere la surroga solo dopo 6/18 mesi dalla stipula del contratto di mutuo.
In questo modo hanno il giusto tempo per verificare l’affidabilità creditizia del cliente.
Quali documenti bisogna presentare per richiedere la surroga del mutuo
Per richiedere la surroga mutuo prima casa è necessario presentare dei documenti specifici. Il cliente interessato alla suddetta fattispecie deve avere a disposizione la copia del vecchio atto di mutuo e dell’iscrizione ipotecaria.
Essenziali sono anche le copie del documento d’identità in corso di validità e del tesserino del codice fiscale.
In caso di immobile acquisito mortis causa è necessario avere a disposizione anche la copia delle dichiarazioni degli eredi.
Esistono alternative alla surrogazione?
La surroga mutuo prima casa non è l’unica soluzione per risparmiare sul piano di ammortamento. Bisogna ricordare anche l’esistenza della sostituzione e della rinegoziazione.
Nel primo caso le spese vanno pagate ex novo in quanto si tratta di un finanziamento a sé. Il vantaggio è legato alla possibilità di ridefinire da capo le condizioni di rimborso.
Con la rinegoziazione, invece, si mantiene la stessa banca e si ridefiniscono le condizioni di rimborso intervenendo sul tasso, sullo spread o sulla durata del mutuo.
Questa fattispecie, introdotta nel 2008 sulla scia della surroga, è accolta con favore dalle banche. Per quale motivo? Perché in caso di cliente virtuoso evitano di perderlo e, con un soggetto in difficoltà, evitano le procedure esecutive.
Le suddette durano infatti almeno 24 mesi, durante i quali non è possibile incassare il debito.