prestiti inpdap doppia mensilità
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Novità prestiti Inpdap doppia mensilità a tasso agevolato

Come ottenere finanziamenti Inpdap in doppia mensilità

Con la crisi economica è frequente che ci si trovi a dover richiedere un finanziamento per far fronte a spese improvvise. Una situazione in cui dipendenti e pensionati pubblici si trovano in una situazione molto favorevole, poiché possono ricorrere ai prestiti Inpdap doppia mensilità.

Di cosa stiamo parlando? Di una particolare soluzione di accesso al credito dedicata esclusivamente a dipendenti e pensionati del settore pubblico. I prestiti Inpdap doppia mensilità non sono altro che piccoli prestiti Inps ex Inpdap. Una tipologia di finanziamento agevolato concesso direttamente dall’Inps.

Nonostante la soppressione dell’Inpdap infatti i prestiti agevolati dedicati ai soggetti afferenti al settore pubblico sono erogati dall’Inps. Ente previdenziale che ha assorbito l’Inpdap e tutte le prestazioni precedentemente erogati dall’ente.

Quando si parla di prestiti Inps ex Inpdap si distinguono due prodotti: piccoli prestiti e prestiti pluriennali. I piccoli prestiti sono finanziamenti di importo ridotto da rimborsare con un piano di ammortamento che può estendersi per un massimo di 4 anni. Ma vediamo quali sono i requisiti di accesso e le condizioni di rimborso.

Il piccolo prestito Inpdap 2024

I piccoli prestiti Inps ex Inpdap sono finanziamenti concessi dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps per agevolare i propri iscritti a far fronte ad esigenze familiari quotidiane.

I finanziamenti sono concessi dall’Inps tramite un apposito Fondo di credito: la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Hanno accesso al credito infatti solo i dipendenti e pensionati iscritti al suddetto fondo.

I finanziamenti prevedono la concessione di importi relativamente bassi. La somma massima finanziabile viene definita in base all’entità del reddito mensile percepito dal richiedente.

Nello specifico per ogni anno di durata del finanziamento è possibile ottenere una somma pari a una mensilità media netta di stipendio. Importo che però può essere aumentato, arrivando a due mensilità stipendiali per ogni anno di durata del finanziamento.

Ed è proprio in quest’ultima ipotesi che si parla di prestiti Inpdap doppia mensilità. Prodotti che però sono accessibili solo ed esclusivamente a condizione che il richiedente non abbia in corso altre trattenute sulla pensione o sulla busta paga.

Per quanto attiene la durata del finanziamento l’Inps propone quattro pezzature: 12, 24, 36 o 48 mesi. In altre parole, è possibile ottenere prestiti Inpdap doppia mensilità con importi fino a un massimo di 8 mensilità medie nette di pensione o stipendio.

Nello specifico, è possibile ottenere:

  • piccoli prestiti annuali con importo pari a 2 mensilità medie nette;
  • piccoli prestiti biennali con importo pari a 4 mensilità medie nette;
  • piccoli prestiti triennali con importo pari a 6 mensilità medie nette;
  • piccoli prestiti quadriennali con importo pari a 8 mensilità medie nette.

Rimborso e tasso 2024

Indipendentemente dall’importo finanziato e dalla durata del piano di ammortamento, i piccoli prestiti prevedono un tasso d’interesse fisso pari al 4,25%. Il Tan rimane invariato per tutto il periodo di rimborso sia per i prestiti Inpdap doppia mensilità che per quelli in singola mensilità.

Oltre al tasso d’interesse, il beneficiario del prestito deve far fronte anche ad oneri di natura amministrativa e al premio per il Fondo Rischi Inps. Le spese di amministrazione sono calcolate applicando un’aliquota dello 0,5% sull’importo lordo del finanziamento. Il premio per il pagamento del Fondo Rischi viene definito in base alla durata del finanziamento e all’età del richiedente.

Il rimborso avviene con un piano di ammortamento a rate mensili decurtate direttamente dalla busta paga o dalla pensione del beneficiario. Per i pensionati vale il limite del quinto cedibile. In altre parole, la rata non può eccedere un quinto dell’assegno pensionistico del beneficiario.

Tra i vantaggi dei prestiti Inpdap doppia mensilità quindi possiamo annoverare non solo un tasso d’interesse agevolato, ma anche la comodità per il beneficiario di non doversi occupare dei pagamenti mensili. Questo compito infatti ricade sull’ente datore di lavoro o, nel caso dei pensionati, direttamente sull’Inps.

Presentazione della domanda

Ora che abbiamo passato in rassegna le condizioni e i requisiti dei prestiti Inpdap in doppia mensilità, vediamo come richiederli. La procedura da seguire per la presentazione della domanda è piuttosto semplice e deve essere condotta per via telematizzata.

I moduli di richiesta possono essere scaricati in formato Pdf direttamente dal sito inps.it. I dipendenti pubblici che desiderano ottenere prestiti Inpdap doppia mensilità devono trasmettere la richiesta tramite l’Amministrazione di appartenenza. I pensionati invece possono inoltrare la richiesta autonomamente, utilizzando l’apposito servizio online messo a disposizione dall’Inps.

Funzionalità per la quale è necessario essere titolari di un codice Pin Inps. Codice che può essere richiesto sia presso una sede Inps sia utilizzando l’apposita procedura online presente sul sito inps.it.

Simulazione prestito online

Sullo stesso portale è presente anche un servizio che consente di effettuare la simulazione prestito online. Servizio che permette ai dipendenti e pensionati pubblici di valutare l’effettiva convenienza dei prestiti Inpdap in doppia mensilità prima di presentare la richiesta.

Il calcolatore è accessibile senza bisogno di essere titolari di un Pin Inps. Permette di effettuare un calcolo abbastanza preciso delle condizioni applicate al prestito che si desidera richiedere. Ma facciamo un esempio pratico.

Tramite il simulatore Inps abbiamo deciso fare una stima delle condizioni applicate a un prestito. Ipotizziamo ad esempio che un lavoratore pubblico desideri richiedere un piccolo prestito di durata annuale in doppia mensilità. Ammettendo che il suo reddito netto mensile sia pari a 1000 euro l’importo erogabile è pari a 2 mila euro.

Per la nostra simulazione abbiamo ipotizzato che a richiedere il finanziamento sia un lavoratore nato nel 1970. Vediamo quindi quali sono le condizioni di rimborso.

La rata mensile da corrispondere per il prestito è pari a 170,45 euro. L’importo degli interessi ammonta 10,38 euro mentre le spese di amministrazione sono di 10 euro. L’importo delle spese dovute per il Fondo di Garanzia si attesta a 3,40 euro. Il tasso, come per tutti i piccoli prestiti è fisso al 4,25%.

Al netto di tutte le suddette spese quindi l’importo netto del finanziamento si attesta a 1.976,22 euro. È questo quindi l’ammontare del prestito che effettivamente otterrebbe il lavoratore.

Ovviamente la simulazione effettuata con il simulatore Inps non è da considerare vincolante per l’ente previdenziale. Quanti desiderano effettuare una simulazione personalizzata, e quindi più precisa, devono effettuare l’accesso all’area riservata Inps utilizzando il Pin.

Per maggiori informazioni in merito ai vantaggi dei prestiti Inps continuate a seguire il nostro portale.