Intesa San Paolo prestiti su cessione del quinto
Introdotta nel secondo dopoguerra, la cessione del quinto è una forma di prestito personale che consente di ottenere somme relativamente alte da restituire con rate mensili detratte direttamente alla fonte. I beneficiari sono lavoratori dipendenti e, in particolar modo, i pensionati, a cui è stato esteso nel 2005 l’accesso ai prestiti su cessione del quinto. Tra le varie offerte sul mercato segnaliamo i prestiti pensionati Inps Banca Intesa Sanpaolo.
Finanziamenti a tasso di interesse agevolato dedicati ai titolari di pensione Inps, in virtù della convenzione sottoscritta dalla banca con l’ente previdenziale. Linee di credito che hanno un piano di ammortamento con una durata massima di 120 mesi.
Il nome del prodotto offerto dal Banca Intesa Sanpaolo è PerTe Prestito Pensionati INPS. Finanziamento accessibile a tutti i pensionati Inps (inclusi quelli afferenti alla Gestione ex Inpdap) con un’età inferiore a 83 anni. Il limite anagrafico alla fine del piano di ammortamento è fissato a 85 anni.
Vi sono tuttavia alcune pensioni che non sono ammesse per la concessione del finanziamento. Sono infatti esclusi i titolari di:
- pensioni e assegni sociali
- assegni al nucleo familiare
- pensioni di invalidità civile
- assegni di sostegno al reddito
- assegni per l’assistenza personale e continuativa ai pensionati affetti da inabilità
Importo finanziabile e rimborso dei prestiti Intesa San Paolo 2024
La somma finanziabile va da un minimo di 3.600 euro a un massimo di 75 mila euro. Il piano di ammortamento è a rate mensili e può durare dai 2 ai 10 anni. Le rate sono detratte direttamente dall’assegno pensionistico del beneficiario.
Trattandosi di prodotti su cessione del quinto, i prestiti pensionati Inps Banca Intesa Sanpaolo prevedono una rata mensile non superiore al 20% della pensione netta percepita dal richiedente.
Come previsto per legge, il beneficiario deve sottoscrivere una copertura assicurativa contro il rischio vita. Scopo di tale copertura è garantire il rimborso del debito residuo in caso di morte del titolare prima della totale estinzione del finanziamento. I costi dell’assicurazione sono a carico dell’ente bancario.