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Mutui Inps per dipendenti pubblici

Mutui Inps per dipendenti pubblici: i beneficiari

Qual è il miglior mutuo prima casa? È la domanda che in questo periodo, caratterizzato dalle politiche monetarie espansive della Bce e quindi da tassi di interesse ai minimi storici, si pongono migliaia di italiani. I mutui Inps sono la soluzione, a condizioni agevolate, rivolta a dipendenti e pensionati pubblici, destinata all’acquisto dell’abitazione principale. Vediamone caratteristiche e modalità di richiesta.

I mutui Inps prevedono erogazioni fino a 300mila euro, da rimborsare in 10, 15, 20, 25 o 30 anni. È ammessa anche la surroga per chi ha già stipulato un mutuo prima casa e intende passare all’offerta Inps.

I beneficiari sono gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie

e sociali, siano dipendenti che pensionati. Vi sono specifici requisiti da rispettare: è necessaria una anzianità di iscrizione e contribuzione pari ad almeno tre anni. Nel caso di dipendente è indispensabile disporre di un contratto a tempo indeterminato.

Mutui Inps prima casa: modalità di richiesta

La richiesta di mutuo va inoltrata all’interno di specifici periodi dell’anno, ossia dal 1° al 10 gennaio, 1-10 maggio e 1-10 settembre. La domanda deve essere inviata utilizzando la sezione Servizi online” del portale Inps (inps.it), per la quale è previsto il possesso del Pin (codice segreto di identificazione personale).

L’accesso al credito è determinato dalle risorse stanziante dalla Direzione Regionale competente. Se questa non è capace di rispondere integralmente alle richieste di mutuo, sarà l’Ufficio Provinciale e Territoriale a definire una graduatoria.

I criteri che determinano la graduatoria sono riconducibili essenzialmente a due elementi: i membri che compongono il nucleo familiare; il reddito familiare.

Mutui Inps 2015: i tassi di interesse aggiornati

Due sono anche i tassi di interesse:

  • con il tasso fisso, aggiornato nel luglio 2015, è applicato il 2,95% costante;
  • nel caso invece del tasso variabile, avremo il 3,50% durante il primo anno, e quindi un tasso corrispondente all’Euribor a 6 mesi, maggiorato di 90 punti base.

Le rate sono pagate mediante Mav precompilati, forniti al beneficiario da parte dell’Inps. In realtà, utilizzando i servizi online di inps.it (richiesto il Pin), l’utente può autonomamente visualizzare e stampare il Mav.

I mutui Inps sono solo una delle tipologie di finanziamenti ex Inpdap diretti, ovvero erogati dall’Inps. Dipendenti e pensionati pubblici possono infatti fruire anche di:

  • Piccolo prestito: consente di ottenere liquidità senza dover fornire alcuna documentazione di spesa. Gli importi possono raggiungere le otto mensilità nette del richiedente, con piano di rimborso fino a quattro anni. Il tasso è del 4,25% fisso.
  • Prestito pluriennale diretto: ha una durata quinquennale o decennale. La richiesta di finanziamento può essere inviata solo per finalità contemplate dal regolamento Inpdap. Il tasso di interesse è del 3,50%.