Quando e perché scegliere i finanziamenti Inpdap
Spesso basta qualche imprevisto per erodere i raparmi accumulati in mesi di lavoro. È facile quindi ritrovarsi nella condizione di richiedere un finanziamento e avere necessità di liquidità in tempi rapidi. Dipendenti e pensionati pubblici possono contare su un prodotto molto competitivo, i Piccoli prestiti Inpdap.
Rappresentano una linea di credito fornita nell’ambito delle attività creditizie curate dall’Inps. L’Inpdap infatti non è più attivo e le sue funzioni sono state trasferite all’Istituto nazionale della previdenza sociale.
È grazie a questo referente che dipendenti e pensionati pubblici possono conseguire tassi di interesse agevolati se raffrontanti alla media del mercato dei finanziamenti.
I tassi agevolati non hanno per protagonisti solo i prestiti tradizionali ma anche finanziamenti di lungo periodo come i mutui per l’acquisto o la costruzione dell’abitazione principale.
A fronte di questo vantaggio vi sono dei limiti da valutare, anzitutto i requisiti d’accesso per conseguire liquidità.
È necessario infatti specificare chi sono i beneficiari dei Piccoli prestiti Inpdap: dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Qual è la durata dei Piccolo prestiti Inpdap
La richiesta non va motivata e non è necessario neppure presentare documentazione di spesa. Si tratta di finanziamenti ex Inpdap. Questo ente previdenziale non esiste più e le sue funzione sono state trasferite all’Inps, che cura quindi l’erogazione dei prestiti ex Inpdap.
L’importo massimo del finanziamento varia in relazione a due elementi, la durata del finanziamento e stipendio o pensione. Si va da un minimo di una a un massimo di otto mensilità, mentre la durata varia da 12 a 48 mesi.
Il tasso di interesse
Per quanto riguarda il tasso di interesse dei piccoli prestiti Inpdap, è applicato un tasso nominale annuo pari al 4,25%, a questo vanno aggiunti spese di amministrazione (0,50%) e premio fondo rischi.
Le modalità di richiesta del finanziamento variano in relazione all’utente. Se questo è un dipendente in servizio, la domanda andrà redatta impiegando il modulo scaricabile dal portale ufficiale Inps (inps.it). Andrà quindi contattata l’amministrazione di riferimento che comunicherà all’Inps la richiesta di finanziamento.
Nell’eventualità invece di pensionati, la richiesta deve realizzarsi direttamente in forma telematizzata. L’utente ha varie opzioni:
- l’utilizzo dei servizi online del portale Inps (inps.it). Necessario il PIN (codice di identificazione personale);
- mediante il contact center Inps (va impiegato il numero verde 803 164, gratuito da linea di fissa, o il numero 06 164 164, a pagamento per cellulare). Necessario il PIN;
- rivolgendosi a un patronato.
Le altre soluzioni d’accesso al credito
Vogliamo infine ricordarvi che i piccoli prestiti Inpdap sono solo una delle opportunità di accesso al credito riservate a dipendenti e pensionati pubblici.
Nell’ambito dei finanziamenti ex Inpdap segnaliamo quindi i Prestiti pluriennali diretti, basati su cessione del quinto. La rata non può così superare 1/5 di stipendio o pensione, ciò ha una diretta ripercussione sugli importi massimi che si possono ricevere.
Finalità dei Prestiti pluriennali
Possono essere ottenuti solo se la richiesta è coerente con quanto previsto dal Regolamento Inps. Questo definisce le diverse finalità riportate.
Sono molte le circostanze che consentono di richiedere il finanziamento, queste sono le principali:
- Rapina, furto, incendio;
- trasloco;
- opere condominiali sull’abitazione di residenza;
- manutenzione ordinaria dell’abitazione di residenza;
- spese per l’installazione, a livello domestico, di impianti di energia rinnovabile;
- acquisto autovettura;
- matrimonio;
- riscatto alloggi popolari;
- costruzione dell’abitazione.
Mutui per acquisto prima casa
Nell’ipotesi invece di acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima casa, piuttosto che pensare ai Piccoli prestiti Inpdap conviene spesso richiedere i mutui Inpdap Inps. Consentono di ricevere fino a 300mila euro a tassi competitivi.
L’importo massimo è in realtà pertinente la finalità riportata nella domanda di finanziamento che identifica tre tipologie di richieste.
Dal punto di vista del tasso vi sono due prospettive:
- con il tasso fisso rileviamo il 2,95%;
- scegliendo invece il tasso variabile è applicato l’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti;
Per opere eseguite sulla prima casa, la somma massima è pari a 150mila euro. L’importo però non può superare il 40% del valore dell’abitazione.
Il regolamento contempla inoltre come finalità l’acquisto o costruzione di un box o poste auto. L’ente previdenziale permette all’iscritto di conseguire un importo massimo di 75mila euro.
Per maggiori informazioni sui finanziamenti Inpdap, vi consigliamo di visitare la nostra sezione relativa alle principali formule d’accesso al credito erogate dall’ente previdenziale.