Prestiti per dipendenti Poste Italiane
In certi casi si presentano imprevisti, in altri vi sono spese programmate da tempo ma che non si riescono a sostenere. A prescindere da quale sia lo scenario, il ricorso al credito è l’unica soluzione. Ma quale finanziamento scegliere e come risparmiare? In questo nuovo approfondimento tratteremo i piccoli prestiti Inps ex Ipost. Ecco l’analisi dell’offerta.
I requisiti
Prima di entrare nei dettagli chiariamo subito i requisiti d’accesso. I piccoli prestiti Inps ex Ipost, che andrebbero più propriamente definiti Gestione Fondi Poste, consentono di ricevere liquidità a dipendenti di Poste Italiane e società collegate.
La richiesta di finanziamento non prevede la specificazione di alcuna motivazione. Il dipendente deve però contare su almeno due anni di anzianità di servizio.
Tasso e condizioni
Come funzionano i piccoli prestiti Inps ex Ipost? Stiamo parlando di linee di credito che prevedono un rimborso su cessione del quinto, con durate da 12 a 48 mesi. Le somme accordate dall’Istituto di previdenza sono computate in relazione al valore dello stipendio: da una a otto volte l’assegno mensile.
Nello specifico è possibile ottenere importi pari a
- una o due mensilità stipendiali nette, da rimborsare in 12 mesi;
- tre o quattro mensilità stipendiali nette, da rimborsare in 24 mesi;
- cinque o sei mensilità stipendiali nette, da rimborsare in 36 mesi;
- sette o otto mensilità stipendiali nette, da rimborsare in 48 mesi.
Le rate hanno cadenza mensile e sono addebitate direttamente sulla busta paga del richiedente. Il tasso di interesse è davvero conveniente se raffrontato con la media di mercato. È infatti previsto un Taeg corrispondente al 5,00%.
Cosa accade se il richiedente va in pensione o lascia il posto di lavoro? Nel caso in cui il dipendente abbia maturato il diritto al collocamento a riposo e scelga di andare in pensione, le trattenute continuano sull’assegno pensionistico.
Se invece il dipendente perde il posto di lavoro, o si licenzia, senza avere il diritto alla pensione, le rate non possono proseguire tramite pagamenti mensili. Il debito residuo viene infatti recuperato sul trattamento di fine rapporto.
Se presenti è utilizzata per il recupero delle somme ancora dovute anche la posizione previdenziale accantonata in un fondo previdenziale complementare. Lo stesso vale per l’indennità di buonuscita.
Nel caso in cui le indennità appena citate non siano sufficienti a coprire la quota di prestito ancora dovuta, il beneficiario del prestito dovrà versare il denaro direttamente all’Inps. Ricordiamo infatti che i piccoli prestiti Inps ex Ipost sono concessi direttamente dall’ente previdenziale, tramite un apposito fondo.
Estinzione e rinnovo
Ora che abbiamo visto quali sono le caratteristiche e gli importi piccoli prestiti Inps ex Ipost, passiamo alla questione del rinnovo. I piccoli prestiti possono essere rinnovati, ossia è possibile attivare una nuova linea di credito avendo già in corso un piccolo prestito.
Il rinnovo è possibile solo a condizione che questo avvenga in un certo periodo di tempo. Nello specifico il piccolo prestito può essere rinnovato entro:
- 5 mesi dall’erogazione in caso di finanziamenti di durata annuale;
- 10 mesi dall’erogazione in caso di finanziamenti di durata biennale;
- 15 mesi dall’erogazione in caso di finanziamenti di durata triennale;
- 20 mesi dall’erogazione in caso di finanziamenti di durata quadriennale.
Per quanto riguarda l’estinzione anticipata, il piccolo prestito può essere estinto in qualsiasi momento e senza nessuna spesa. La somma da rimborsare viene calcolata al netto degli interessi e del premio per Fondo di garanzia che sarebbero applicati sulle rate ancora da pagare.
Ricordiamo inoltre che i piccoli prestiti possono essere richiesti anche dai dipendenti postali che hanno in corso un prestito pluriennale ex Ipost. Quanti hanno in corso un finanziamento pluriennale possono richiedere un piccolo prestito in forma ridotta.
È infatti possibile avere:
- piccoli prestiti con importo pari a una mensilità stipendiale da ripagare in 12 mesi;
- piccolo prestito con importo pari a due mensilità stipendiali da ripagare in 24 mesi;
- piccolo prestito con importo pari a tre mensilità stipendiali da ripagare in 36 mesi;
- piccolo prestito con importo pari a quattro mensilità stipendiali da ripagare in 48 mesi.
Come richiedere i prestiti ex Ipost 2024
Veniamo a un altro elemento cruciale per conseguire i piccoli prestiti Inps ex Ipost: le procedure da adottare. La richiesta di finanziamento prevede l’utilizzo di un modulo scaricabile dal portale inps.it in formato Pdf.
Per scaricare il modulo è sufficiente collegarsi con il portale ufficiale dell’Inps. Una volta raggiunta l’homepage del sito è necessario seguire il percorso: “Prestazioni e Servizi” – “Richiedere un piccolo prestito Gestione Fondo Credito Poste Italiane”. Dalla pagina dedicata al piccolo prestito è possibile scaricare il modulo di richiesta e accedere al servizio online per la presentazione della richiesta.
Vanno inoltre considerati diversi allegati da fornire all’Inps insieme al modulo:
- copia dell’ultima busta paga;
- certificato stipendiale fornito da Poste Italiane o da società collegate mediante il Punto Amministrativo di riferimento;
- fotocopia del documento di identità.
Una volta in possesso di tutti i materiali, il richiedente può scegliere di inoltrare la domanda in forma cartacea oppure online.
L’indirizzo da utilizzare è Inps – Direzione Centrale Credito e Welfare – Area Prestazioni Creditizie – Via Aldo Ballarin, 42 – 00142 Roma.
L’invio online invece si produce impiegando il portale inps.it. Il percorso è il seguente: Servizi on line – Ipost – Accedi ai servizi. Il dipendente deve disporre delle credenziali d’accesso, che prevedono il PIN, codice di identificazione rilasciato dall’istituto di previdenza.
Dopo che è stata portata a termine la richiesta online, il richiedente deve inoltrare, via fax al numero 06/95066463, l’ultima busta paga e la dichiarazione di conferimento di mandato, nonché una copia del documento di identità.
Simulazione calcolo rata prestito online
Vogliamo in ultima battuta farvi presente che il portale Inps (inps.it) ha implementato un servizio di simulazione di calcolo dei finanziamenti. Il dipendente può così appurare in dettaglio la convenienza della linea di credito.
Ma come funziona il simulatore piccoli prestiti Inps ex Ipost? La procedura è molto semplice ed intuitiva. Per raggiungere il servizio è necessario seguire il percorso: “Prestazioni e Servizi” – “Calcolo dimostrativo prestiti”.
Una volta raggiunto il servizio di calcolo è sufficiente scegliere dal menu Calcolo dimostrativo la voce “Piccolo prestito”. Per effettuare la simulazione è necessario quindi inserire nel relativo form lo stipendio mensile del richiedente.
Inserendo l’importo lordo della retribuzione percepita dal richiedente il servizio indicherà i prestiti con l’importo massimo concedibile. Se invece si riduce l’importo della retribuzione, sarà possibile calcolare un piccolo prestito con importo più basso. Ricordiamo che i risultati delle simulazioni non sono vincolanti per l’Inps.
Ma facciamo in esempio pratico. Ipotizziamo che a richiedere il finanziamento sia un dipendente postale con uno stipendio mensile pari a 1200 euro. Prendiamo ad esempio un piccolo prestito con importo pari a quattro mensilità da rimborsare in 24 mesi.
La somma netta concessa dall’Inps è pari a 4.026,25 euro mentre la rata mensile da rimborsare si attesta a 176,59 euro. Gli interessi applicati invece sono pari a 151,30 euro. Le spese per il Fondo di Garanzia e le spese amministrative si attestano rispettivamente a 25,42 euro e 21,19 euro. Complessivamente, il beneficiario del finanziamento deve rimborsare una somma par a 4.238,07 euro.
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