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Prestiti personali dipendenti pubblici 2016: offerta ex Inpdap

Prestiti personali dipendenti pubblici 2016: come funzionano

Qualunque piccolo/grande imprevisto può sconvolgere il budget familiare e quindi costringere alla richiesta di un finanziamento. Da qui il bisogno di scegliere il prodotto più conveniente. Se il richiedente è un dipendente pubblico, l’offerta creditizia ex Inpdap può costituire la soluzione ideale: tassi agevolati e importi erogati fino a 150mila euro. Vediamo quindi come funzionano, quali i sono i principali vantaggi assicurati ai beneficiari.

Nonostante l’Inpdap non esista più, i dipendenti pubblici godono comunque di particolari finanziamenti ex Inpdap, linee di credito fornite a condizioni agevolate con periodi di rimborso che possono raggiungere i 10 anni. I finanziamenti ex Inpdap, adesso curati dall’Inps, ente previdenziale in cui sono confluite le funzioni Inpdap, si articolano in due categorie:

  • prestiti diretti, ossia accordati direttamente dall’Inps;
  • finanziamenti indiretti, forniti da banche o finanziarie convenzionate.

In questo approfondimento tratteremo i prestiti personali dipendenti pubblici ex Inpdap diretti, perché ne possiamo conoscere in dettaglio le diverse condizioni contrattuali:

Prestiti personali dipendenti pubblici: Piccolo prestito Inps

Piccolo prestito: è una linea di credito che permette di conseguire liquidità senza dover fornire alcuna motivazione circa l’utilizzo della liquidità. Il limite principale è costituito dall’importo erogato, questo varia da un minimo di una a un massimo di otto mensilità del beneficiario (stipendio o pensione). Il periodo di rimborso va da 12 a 48 mesi.

I tassi di interesse sono competitivi rispetto alla media di mercato. È applicato infatti un Tan del 4,25%, anche se degli oneri da considerare vanno presi in esame le spese di amministrazione, corrispondenti allo 0,50%, e il premio fondo rischi.

Le procedure da seguire per la richiesta di finanziamento cambiano a seconda dello status del richiedente. Se questo è un lavoratore in attività, la richiesta va inoltrata all’Amministrazione di appartenenza, che si farà carico di inviarla in forma telematizzata. I pensionati invece dovranno seguire direttamente la procedura telematizzata.

Prestiti personali dipendenti pubblici, Prestiti pluriennali diretti Inps

Prestiti pluriennali diretti. Possono essere richiesti solo se le motivazioni sono coerenti con le finalità contemplate dal regolamento Inpdap (dal matrimonio all’acquisto casa). Le spese affrontate vanno quindi giustificate.

I beneficiari sono i medesimi dei Prestiti pluriennali diretti, dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (sebbene i requisiti siano più stringenti).  Il periodo di rimborso è più esteso, una durata quinquennale oppure decennale (60 o 120 rate mensili). Essendo un prodotto basato sulla cessione del quinto, la rata non può superare un quinto di stipendio o pensione del beneficiario.

I tassi sono più ridotti rispetto al Piccolo prestito, rileviamo infatti un Tan del 3,50%. Restano da considerare le spese di amministrazione (corrispondenti allo 0,50%) e premio fondo rischi.

Per conseguire il finanziamento la domanda va inoltrata sfruttando i servizi online del portale Inps, in particolare va utilizzata la funzione “Domande web Prestiti Pluriennali”.