I prestiti Inps pensionati sono prodotti che permettono anche a chi non è più attivo dal punto di vista lavorativo di accedere al credito in maniera sicura.
Prestiti per pensionati a tassi agevolati
Tra le alternative di prestiti Inps pensionati è possibile ricordare la cessione del quinto della pensione. Questa formula di credito al consumo prevede la decurtazione a monte di una rata pari al 20% dell’assegno pensionistico (meno nei casi di trattamenti bassi dove scatta la salvaguardia della pensione minima).
Il prestito contro cessione del quinto della pensione, che viene rilasciato in seguito alla consegna della Comunicazione di Quota Cedibile da parte del richiedente, non può durare più di 120 mesi ed è caratterizzato da un tasso fisso per tutte la sua durata.
I piccoli prestiti
Nel novero di prestiti Inps pensionati è possibile comprendere anche una soluzione per chi cerca somme contenute. Si tratta del piccolo prestito, al quale possono accedere i pensionati iscritti alla Gestione delle prestazioni creditizie e sociali, richiedendo una somma compresa tra una e otto mensilità di assegno tenendo conto del quinto cedibile.
Il prestito in questione può essere richiesto direttamente online ed è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del rimborso e pari al 4,25%. Il rimborso può andare dai 12 ai 48 mesi e le rate hanno cadenza mensile.
Oltre al tasso d’interesse, il beneficiario deve farsi carico anche delle spese di amministrazione. Oneri che si attestano allo 0,5% dell’importo lordo del finanziamento. Da considerare anche il pagamento del premio per il pagamento del premio per il Fondo Rischi Inps.
La richiesta di finanziamento deve essere presentata per via telematizzata. Per la presentazione della domanda è possibile sia rivolgersi all’Inps autonomamente, utilizzando i servizi online messi a disposizione dall’Inps. In alternativa è possibile rivolgersi al Contact Center Inps. I moduli da utilizzare possono essere scaricati direttamente dal sito ufficiale dell’Inps.
Finanziamenti pluriennali
Parlando di prestiti Inps pensionati è necessario citare anche i prestiti pluriennali Inps. Linee di credito concesse direttamente dall’Inps. Come accade per i piccoli prestiti, i finanziamenti pluriennali sono accessibili solo ai titolari di pensione iscritti alla Gestione delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inps.
Ai fini dell’accesso al credito è richiesta anche la presenza di un versamento contributivo pari ad almeno 4 anni, presso la suddetta Gestione.
Per quanto riguarda l’importo finanziabile, i prestiti pluriennali possono riguardare anche somme elevate. Si tratta infatti di prestiti finalizzati e concessi per sostenere solo specifiche spese. Spese che devono rientrare tra quelle previste dal Regolamento Prestiti Inps (consultabile sul sito inps.it).
Il piano di ammortamento, come la somma finanziabile, viene definito a seconda della finalità del prestito. anche in questo caso quindi è necessario fare riferimento al Regolamento Inps. Ricordiamo comunque che i prestiti pluriennali prevedono solo due pezzature per la durata: 5 o 10 anni.
Indipendentemente dalla durata e dalla somma concessa, i prestiti Inps pensionati pluriennali prevedono un tasso fisso pari al 3,5%. Da considerare, come per i piccoli prestiti, spese amministrative e premio Fondo Rischi Inps.
Ma facciamo un esempio di prestito pluriennale. Ipotizziamo di richiedere un finanziamento per l’acquisto di un’auto nuova. La somma massima finanziabile è pari a 20 mila euro mentre il piano di ammortamento ha durata quinquennale. In ogni caso è necessario ricordare che la somma erogabile viene definita dall’Inps in base alla pensione mensile percepita dal richiedente.
Questo perché le rate mensili dei prestiti Inps pensionati pluriennali non possono superare la soglia di un quinto della pensione. In altre parole, la mensilità dovuta all’Inps non potrà eccedere il 20% dell’assegno netto mensile percepito dal richiedente. La procedura di richiesta è la stessa prevista per il piccolo prestito.
Prestito Inps simulazione online
Quanti desiderano orientarsi meglio nell’offerta prestiti Inps pensionati possono sfruttare l’apposito servizio online prestito Inps simulazione. Servizio che consente di conoscere in pochi passaggi quali sono i prestiti Inps accessibili all’utente.
Per effettuare la simulazione è sufficiente raggiungere il servizio e inserire nell’apposito form la data di nascita del richiedente e l’importo della pensione mensile percepita. Il calcolatore consente inoltre di fare ricerche mirate considerando la rate ideale o l’importo desiderato.
Mutui Inps per acquisto prima casa
I prestiti Inps pensionati comprendono anche delle alternative per acquistare e ristrutturare casa. Si tratta dei mutui ipotecari, che consentono di accedere a una cifra massima pari a 300 mila euro, finalizzata all’acquisto della prima casa d’abitazione.
Per i finanziamenti finalizzati alla ristrutturazione della casa la somma massima finanziabile è pari a 150 mila euro. Questi mutui possono avere come finalità anche la costruzione di un box o di un posto auto da erigere ad almeno 500 metri di distanza dall’abitazione principale.
In ogni caso il piano di ammortamento può estendersi per 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Il piano di ammortamento è alla francese e prevede rate semestrali di importo costante. Per le richieste presentate da soggetti con età superiore a 65 anni la durata massima prevista è pari a 15 anni.
Possono richiedere i mutui ipotecari Inps i pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Ai fini dell’accesso al credito è richiesta anche un’anzianità di iscrizione pari ad almeno un anno.
Come ottenere il mutuo? I prestiti Inps pensionati utili all’acquisto della casa vedono nei mutui ipotecari un’alternativa molto vantaggiosa. Per richiederli è necessario procedere direttamente online dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre di ogni anno.
Il cliente deve aver cura di allegare tutti i documenti richiesti, compresa la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, pena l’esclusione dell’istanza. Le domande vengono accettate sulla base della disponibilità finanziaria della Direzione Regionale competente, che in caso di fondi non sufficienti stila una graduatoria.
I tassi 2024
Concludiamo ricordando che i pensionati iscritti alla Gestione interessati a questi mutui possono scegliere tra tasso fisso e piani a tasso variabile. Per i finanziamenti con Tan fisso è previsto un tasso basato sull’applicazione del metodo loan to value (LTV). Metodo che è stato adottato con la determinazione presidenziale del 25 maggio 2024.
Si tratta di un sistema di calcolo che prende in esame il rapporto tra il valore del mutuo quello dell’immobile, determinato in sede di perizia estimativa. I nuovi tassi, che riportiamo nella tabella sottostante, verranno applicati alle domande di finanziamento presentate a partire da settembre 20107.
Per i mutui a tasso variabile invece il tasso è definito sulla base dell’Euribor 6 mesi, maggiorato di 200 punti base e calcolato su un lasso di tempo di 360 giorni. Riportiamo di seguito i nuovi tassi.
Tan fissi in funzione della percentuale di intervento (LTV) | |||
Durata (fino a) | ≤ 50% | 50% – 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
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