Finanziamenti a disoccupati giovani 2024
Con la crisi economica sono sempre di più le persone che si trovano senza lavoro. Ragione per cui in molti si chiedono se ci sono prestiti per disoccupati. La risposta è sì. Il mercato prestiti si sta adeguando alle richieste dei potenziali clienti e sono molti gli istituti che erogano prestiti a chi non ha un lavoro.
E al fine di incentivare la nascita di nuove imprese e combattere il tasso di disoccupazione, enti pubblici e privati hanno lanciato prestiti per l’avvio di attività. Prodotti che sono pensati per chi non ha un lavoro e desidera crearsi un impiego dando vita ad un’impresa.
La figura del garante
Parlando di garanzie, è necessario fare una distinzione. Ci sono prestiti per disoccupati di due tipi: prestiti personali e prestiti per avvio attività. Nel primo caso si parla di prestiti che richiedono la presenza di garanzie, e in assenza di una busta paga è necessario presentarne di alternative.
Ci sono prestiti per disoccupati che mirano invece alla nascita di nuove attività. In questo si tratta solitamente di prodotti a condizioni agevolate che possono essere concessi sia da enti pubblici che da istituti privati. ne è un esempio il prestito d’onore erogato da Inarcassa, di cui parleremo in seguito.
Per quanto attiene i prestiti personali per disoccupati, le garanzie da presentare possono essere di varia natura. Una delle più accettate è rappresentata dalla firma del garante. Soggetto che si impegna a garantire il rimborso delle rate nel caso in cui il beneficiario non riesca a farlo.
Ovviamente affinché la banca accetti la richiesta di finanziamento è necessario che il soggetto presentato come garante sia in possesso di un reddito dimostrabile e sufficiente a garantire il rimborso delle rate di ammortamento.
A tal proposito è necessario ricordare che il garante non deve avere in corso altri prestiti. Non solo, questi non deve nemmeno essere segnalato come cattivo pagatore altrimenti difficilmente l’istituto accorderà il finanziamento.
È necessario assicurarsi di presentare un garante che soddisfi tutti i requisiti fissati dalla banca a cui ci si rivolge. Questo perché, nel caso in cui la richiesta venga rifiutata sarà molto difficile ottenere denaro in tempi brevi.
La ragione di quanto appena detto è da ricercarsi nella segnalazione alle centrali Crif. Un prestito rifiutato infatti rimane in memoria per circa 30 giorni, periodo durante il quale non sarà possibile ottenere un nuovo finanziamento.
Prestiti senza busta paga e senza garante
Ci sono prestiti per disoccupati anche per quanti non possono contare su un coobbligato ma hanno comunque bisogno di liquidità. Soggetti che devono ricorrere a garanzie alternative. In questo caso sono molte le opzioni prese in esame dagli istituti di credito, come ad esempio la proprietà di un immobile o la presenza di una rendita fissa mensile.
Rendita che può derivare sia da un investimento finanziario, sia essere di altra natura. Una donna che percepisce un assegno di mantenimento dall’ex marito può utilizzarlo come garanzia di rimborso del finanziamento.
Diversa invece la questione per chi desidera ottenere un prestito personale utilizzando la casa come garanzia. In questo caso il nostro consiglio è di presentare la richiesta di finanziamento con garanzia ipotecaria solo per i prestiti di importo elevato.
Questo perché se il valore del finanziamento è molto inferiore a quello dell’immobile utilizzato come garanzia, la relativa ipoteca sull’immobile sarà parziale e non totale. Condizione che renderebbe molto difficile per la banca rientrare in possesso del denaro in caso di insolvenza.
Prestiti per disoccupati per avvio impresa
Ci sono prestiti per disoccupati a condizioni agevolate? Anche in questo caso la risposta è sì. Come già accennato, negli ultimi anni sono sempre di più le offerte pensate proprio per chi non ha lavoro. In linea di massima si tratta di prestiti per l’avvio di un’attività.
Ma chi li eroga? Sono molti gli istituti che concedono prodotti di questo tipo, uno dei principali è Invitalia. All’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa sono infatti affidati la maggior parte dei finanziamenti statali. Tuttavia ci sono prestiti per disoccupati anche concessi da enti privati, come il già citato prestito d’onore Inarcassa.
Da tenere in considerazione anche le agevolazioni per disoccupati che vogliono avviare un’attività fornite dagli enti locali. Ne è un esempio il finanziamento agevolato concesso dalla Regione Toscana per la nascita di imprese giovanili o femminili.
Finanziamenti a tasso zero per le imprese toscane
Ma come funzionano i prestiti per disoccupati? Iniziamo parlando proprio dei finanziamenti agevolati concessi dalla Regione Toscana. A febbraio l’ente ha approvato il nuovo bando per microcredito a sostegno della nascita di nuove imprese ad opera di giovani, donne e destinatari di ammortizzatori sociali.
Bando che viene realizzato nell’ambito del progetto Giovanisì ed è cofinanziato dal Programma operativo regionale del Fesr 2014-2024. I beneficiari ottengono un prestito a tasso zero che consente di finanziare fino al 70% delle spese ammissibili. Finanziamento che può avere un importo non superiore a 24 mila 500 euro.
Il prestito si estende per un periodo pari a 7 anni, di cui 18 sono di preammortamento. Le rate hanno cadenza trimestrale e importo costante. Per quanto attiene la presentazione della domanda, la richiesta di finanziamento può essere trasmessa esclusivamente per via telematica.
A tal proposito è necessario utilizzare la piattaforma web della Regione. Le richieste possono essere inoltrare da marzo 2024 fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
Prestito d’onore Inarcassa 2024
Continuiamo ad analizzare la questione ci sono prestiti per disoccupati parlando del prestito d’onore Inarcassa. La cassa di previdenza per architetti ed ingegneri eroga finanziamenti a condizioni agevolate per sostenere l’esercizio dell’attività professionale dei giovani associati.
I beneficiari del bando possono ottenere un finanziamento con gli interessi completamente a carico di Inarcassa. Il prestito deve essere utilizzato per affrontare le spese di avvio dello studio professionale e può avere un importo massimo pari a 15 mila euro. il piano di rimborso va da un minimo di 12 a un massimo di 36 mesi.
A chi sono rivolti? Possono accedere al prestito d’onore esclusivamente gli iscritti Inarcassa con contribuzione ridotta che hanno meno di 35 anni e le professioniste madri con figli in età prescolare o scolare. La domanda può essere presentata fino al 31 marzo 2024.
Prestito per disoccupati Garanzia Giovani
Come già accennato, molti prestiti per avvio attività sono gestiti da Invitalia. Tra le varie misure di competenza dell’Agenzia ricordiamo i finanziamenti SELFIEmployment.
Si tratta di prestiti a tasso zero che consentono ai giovani disoccupati di avviare un’attività di tipo imprenditoriale. I finanziamenti in questione sono concessi da Invitalia tramite uno specifico Fondo attivato nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, supervisionato dal Ministero del Lavoro.
I prestiti a tasso zero prevedono un importo erogabile che va da un minimo di 5 mila a un massimo di 50 mila euro. Ai fini dell’accesso al credito non sono previste garanzie, il piano di ammortamento si estende per 7 anni. Le rate hanno cadenza mensile e i pagamenti hanno inizio dopo sei mesi dalla data di concessione.
La richiesta di finanziamento deve essere trasmessa per via telematizzata, utilizzando il portale di Invitalia.