Regolamento prestiti e mutui Inpdap
Il Decreto Salva Italia varato dal Governo Monti, ha definito la soppressione dell’Inpdap in favore dell’Inps. A partire da gennaio 2012 tutte le funzioni dell’ente previdenziale per la pubblica amministrazione sono confluite nell’Inps. Per l’amministrazione delle pratiche riguardanti dipendenti e pensionati Inpdap, l’Inps ha istitutivo un apposito ufficio: la Gestione Dipendenti Pubblici, noto anche come Gestione ex Inpdap.
Tra le prestazioni erogate in favore degli iscritti della pubblica amministrazione troviamo i finanziamenti ex Inpdap, linee di credito concesse a tassi di interesse ridotti rispetto a quelli di mercato. Questi si dividono in mutui ipotecari, piccoli prestiti e prestiti pluriennali.
Inpdap prestiti e mutui ipotecari
I mutui Inpdap sono concessi per l’acquisto di case non di lusso da adibire a residenza principale dell’iscritto. Si tratta di finanziamenti rivolti ai dipendenti e pensionati Inpdap, iscritti da almeno 3 anni alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, che non risultano proprietari di alcun immobile sito nel territorio nazionale. Per accedere alla prestazione i richiedenti in attività di servizio devono essere assunti con contratto a tempo indeterminato.
L’importo massimo erogabile è di 300 mila euro e il piano di ammortamento può estendersi fino a 30 anni.
I piccoli prestiti Inpdap sono finanziamenti che permettono di accedere a piccole somme, estinguibili con un piano di rimborso che può andare da uno a quattro anni. Il richiedente può ottenere una somma pari a due mensilità medie percepite, al netto delle tasse, per ogni anno di durata del piano di rimborso. Nel caso in cui l’iscritto abbia già in corso altri finanziamenti, l’importo finanziabile si riduce ad una mensilità media netta per ogni anno di ammortamento.
Il tasso di interesse è del 4,25% per tutta la durata del finanziamento. Per ottenere i piccoli prestiti non è necessario presentare alcun preventivo di spesa, né motivare la richiesta di credito.
Inpdap prestiti e mutui: i prestiti pluriennali
I prestiti pluriennali, invece, sono concessi solo a fronte di una documentata necessità di credito rientrante nelle casistiche previste dal Regolamento Prestiti Inpdap.
Accessibili esclusivamente dagli iscritti in possesso di almeno quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione e quattro anni di contributi versati presso la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, i prestiti pluriennali possono avere una durata quinquennale o decennale. Il rimborso del credito avviene tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione e il tasso di interesse applicato è pari al 3,50%.
Ricordiamo infine che sull’importo lordo dei prestiti Inpdap (sia piccoli che pluriennali) viene applicata un’aliquota per le spese di amministrazione dello 0,5% e un premio per il fondo rischi, definito in base alla durata del prestito e all’età del richiedente al momento della sottoscrizione del contratto.