Quando si decide di accendere un mutuo si progetta un investimento molto importante, in merito al quale è necessario informarsi con attenzione. Documentarsi su mutui casa cosa bisogna sapere è quindi fondamentale se si vuole iniziare il piano di rimborso con tutte le sicurezze possibili.
Mutuo casa: cosa sapere prima di richiederlo
In merito a mutui casa cosa bisogna sapere è bene ricordare che il mutuo comporta sì una spesa considerevole, che può però essere resa meno onerosa grazie alle detrazioni. Come funzionano? Con la possibilità di scaricare dall’Irpef il 19% degli interessi pagati ogni anno, fino a un tetto massimo di 4.000€.
Questo significa che il risparmio annuo si quantifica attorno ai 760€. Le detrazioni sul mutuo devono essere godute dalla medesima persona a cui è intestato il piano di ammortamento che, per avere diritto alle agevolazioni, deve adibire l’immobile oggetto dell’acquisto ad abitazione principale entro 6 mesi dall’atto di compravendita.
Cosa valuta la banca quando si richiede un mutuo?
Un altro aspetto fondamentale relativo a mutui casa cosa bisogna sapere riguarda i criteri di valutazione della banca che, in sede di richiesta del mutuo, valuta non solo la capacità economica generale del soggetto che richiede l’accesso al credito, ma anche la sostenibilità della rata sul reddito.
Mutuo casa convenienza: ecco come valutarla
Come già specificato, la scelta del mutuo non deve essere sottovalutata. Quando ci si chiede mutui casa cosa bisogna sapere è fondamentale citare il TAEG, un valore che costituisce un punto di riferimento centrale per capire se il mutuo è conveniente o meno.
Grazie al TAEG è infatti possibile avere un’idea chiara sui costi accessori, come per esempio quelli di perizia e d’incasso della rata (è bene ricordare invece che gli oneri notarili non vengono sempre indicati in questa voce).
Mutui: ecco cosa sapere sulle possibilità per chi vuole risparmiare
L’ultimo aspetto da considerare riguardo a mutui casa cosa bisogna sapere riguarda le possibilità a disposizione di chi vuole risparmiare sul piano di ammortamento. A tal proposito è bene ricordare l’esistenza della surroga, la fattispecie grazie alla quale è possibile trasferire il mutuo da un istituto di credito all’altro senza spese, e della rinegoziazione.
Il caso della rinegoziazione, vantaggiosa per la banca anche se a richiederla è un mutuatario virtuoso, prevede invece la possibilità di ridiscutere le condizioni di rimborso, senza la necessità di cambiare istituto di credito di riferimento.
In questo modo la banca ha il vantaggio di non perdere un eventuale cliente virtuoso e, se la richiesta arriva da un soggetto in difficoltà con i pagamenti, di sbloccare le rate arretrate, evitando anche l’esecuzione dell’ipoteca, procedura che può richiedere anche oltre 24 mesi, tempo durante il quale l’istituto di credito non incassa quanto dovuto dal mutuatario.