Piccolo prestito dipendenti pubblici: di cosa si tratta
Vorresti un finanziamento che ti permetta di ottenere liquidità a tassi agevolati e senza il bisogno di motivare la richiesta? La soluzione è il Piccolo prestito Inps dipendenti pubblici. Scopriamo insieme come funziona e perché richiederla.
Il Piccolo prestito Inps dipendenti pubblici è un finanziamento ex Inpdap e può essere ottenuto senza che il beneficiario indichi la finalità di utilizzo della linea di credito. In sostanza si può conseguire liquidità da spendere liberamente. Una pratica risposta per far fronte a piccoli imprevisti quotidiani o all’acquisto di un bene o servizio.
Il Piccolo prestito è destinato a dipendenti e pensionati afferenti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Le rate sono costanti e prevedono una trattenuta dall’assegno mensile, sia questo stipendio o pensione. L’erogazione del finanziamento si realizza in base alla disponibilità finanziaria dell’Inps.
Piccolo prestito Inps: i requisiti
Che requisiti vanno rispettati per ottenere il Piccolo prestito Inps dipendenti pubblici? Il profilo richiesto varia a seconda della condizione del cliente. Se questo è un dipendente impiegato in amministrazioni statali o enti locali deve essere iscritto alla Gestione unitaria e corrispondere il contributo previsto.
Se il dipendente è impiegato in un ente pubblico differente, può sfruttare il Piccolo prestito solo a condizione che abbia aderito alla Gestione unitaria entro il 31 maggio 2008. Nell’eventualità invece di un pensionato (ex dipendente pubblico), può ricevere il finanziamento solo se ha aderito alla Gestione unitaria.
Le somme accordate sono da valutare in rapporto a stipendio o pensione del beneficiario. Si va da un importo minimo di una mensilità fino a un massimo di otto. Per quanto attiene invece il periodo di rimborso, abbiamo un minimo di 12 mesi, ma questo periodo può estendersi fino a 48 mesi.
Prestito Inps ex Inpdap: tassi e procedure
Piccolo prestito Inps dipendenti pubblici: i tassi. Il tasso di interesse applicato è del 4,25%, cui vanno poi aggiunti oneri di amministrazione (0,50%) e premio fondo rischi. Ma passiamo alla questione che interessa le procedure di richiesta del finanziamento.
Per conseguire liquidità le procedure variano in base alla condizione del beneficiario. Il dipendente pubblico in servizio deve utilizzare lo specifico modulo dell’Istituto, utilizzando però l’amministrazione di appartenenza. È questa a comunicare all’Inps la richiesta d’accesso al credito.
Nell’eventualità invece di pensionati, va seguita la procedura telematizzata impiegando il portale Inps (inps.it), il Contact center (numero verde 803 164) o grazie alla collaborazione del patronato.