Cos’è cambiato con il nuovo regolamento prestiti Inpdap
I prestiti Inpdap sono finanziamenti a condizioni agevolate erogati dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps in favore di dipendenti e pensionati. Le condizioni di rimborso, così come i requisiti da rispettare per l’accesso al credito sono fissati da un regolamento interno. Regolamento che negli ultimi anni ha subito delle modifiche. Vediamo quindi quali sono le novità prestiti Inpdap nuovo regolamento.
Prima di passare alle modifiche prestiti Inpdap nuovo regolamento è necessario ricordare che questi finanziamenti si dividono in due categorie. I piccoli prestiti permettono di ottenere somme relativamente basse da rimborsare con un piano di ammortamento che va dai 12 ai 48 mesi.
I prestiti pluriennali sono invece prodotti finalizzati. In questo caso si tratta quindi di prestiti concessi solo per far fronte a specifiche necessità, contemplate dall’Inps. Possono durare 5 o 10 anni e prevedono la concessione di somme anche oltre i 100 mila euro.
Piccoli prestiti Inpdap regolamento
Introdotta con la circolare numero 15 del 28 settembre 2011, la normativa prestiti Inpdap nuovo regolamento ha apportato alcune modifiche sia per quanto riguarda i piccoli prestiti che per i prestiti pluriennali.
Per quanto riguarda i piccoli prestiti è stato abolito il tetto massimo di 8 mila euro per i prestiti di durata triennale. La somma massima finanziabile viene infatti definita in base allo stipendio o alla pensione mensile percepita dal richiedente.
È stato inoltre reintrodotto il prestito quadriennale. Finanziamento che permette di ottenere somme fino a un massimo di otto volte lo stipendio mensile del richiedente.
Novità prestiti Inpdap pluriennali
Per quanto attiene invece ai prestiti pluriennali, a partire dal 2011 il nuovo regolamento prestiti Inpdap sono stati aboliti alcuni tetti di importo e ne sono stati elevati altri.
Non solo. Con il nuovo regolamento è stato introdotto l’obbligo per i dipendenti assunti a tempo determinato che richiedono un prestito pluriennale di cedere il TFR a garanzia del rimborso.
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento è inoltre possibile richiedere un finanziamento per l’acquisto della prima casa per un figlio maggiorenne che desideri costituire un proprio nucleo familiare autonomo da quello dei genitori.
Al fine di evitare che quanti sono in età avanzati si indebitino al di sopra delle proprie possibilità è stato introdotta anche per i pensionati la possibilità di rinnovare un prestito solo dopo un certo periodo. Per il rinnovo dei prestiti quinquennali devono essere trascorsi almeno due anni di ammortamento, quattro per quelli decennali.